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Disbrigo pratiche

Cosa fare in caso di decesso?

Affrontare il decesso di una persona cara non è semplice e sono davvero molte le incombenze da gestire in questo frangente. Qui di seguito, forniamo alcune delucidazioni sulla natura di tali adempimenti e alcune indicazioni su come occuparsene.

Innanzitutto, bisogna fare una prima distinzione, riguardante il luogo in cui è avvenuto il decesso, perché in base a questo, le procedure da seguire divergono. Segnaliamo tre differenti possibilità:

  Abitazione privata
  Ospedale, istituto, casa di riposo o di cura, ecc.
  Luogo pubblico

Decesso in abitazione privata

In caso di morte in casa, il primo passo da fare è avvisare il medico curante (o in mancanza quello del 118) che deve accertare la causa del decesso e poi, compilare il certificato di morte. Successivamente, si devono chiamare le onoranze funebri che si occuperanno del disbrigo delle pratiche amministrative e della successiva organizzazione del funerale. Importante è redigere il modello Istat; solitamente, se ne occupa il personale dell’agenzia di pompe funebri. Infine, il decesso del familiare deve essere comunicato all’ufficio anagrafe competente.

Decesso in ospedale, istituto, casa di riposo o cura

Se la morte è avvenuta in una struttura sanitaria pubblica o privata saranno il direttore sanitario e il personale della struttura, dove la persona è deceduta a produrre la documentazione sanitaria, mentre delle rimanenti pratiche burocratiche dovranno occuparsi i parenti del defunto o le onoranze funebri che devono organizzare il funerale.

Decesso in luogo pubblico

In caso di decesso in luogo pubblico sia per cause naturali sia per morte violenta si devono informare le forze dell’ordine e il medico necroscopo. La salma sarà condotta in un obitorio, in seguito all’autorizzazione della questura. In questo particolare caso, per poter organizzare la cerimonia funebre è necessario ottenere il nulla osta dalla Procura della Repubblica.


  

  

Il decesso di un familiare richiede anche il disbrigo di particolari adempimenti burocratici. Di seguito, elenchiamo i più importanti.



Successione

Ha luogo con la morte di un parente e implica il trasferimento dei beni del defunto ai suoi successori. Se il defunto possedeva beni immobili, entro un anno dal decesso, si deve presentare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. A seconda del tipo di successione - testamentaria o legittima - differiscono gli obblighi giuridici e quelli tributari. Nel caso di successione testamentaria (il defunto ha fatto testamento), i beni saranno ereditati da coloro che sono nominati nel testamento; le quote sono quelle fissate dal documento stesso. Nel caso di successione legittima (il defunto non ha fatto testamento), i beni passano agli eredi in base al grado di parentela fissato dalla legge. Gli eredi possono impugnare il testamento se pensano che i loro diritti siano stati violati. In caso di successione, gli eredi possono comportarsi in tre modi:

  Accettare la successione
  Accettare la successione con beneficio di inventario
  Rifiutare la successione

L’eredità spetta per legge a:

  Coniuge
  Figli
  Ascendenti e fratelli (il deceduto non aveva figli).

Nel caso in cui il defunto non fosse coniugato e non avesse figli, l’eredità passerà ai parenti entro il sesto grado oppure allo Stato, se non esistono parenti entro il sesto grado. Nel caso di accettazione della successione con beneficio di inventario, si verifica una diversificazione tra patrimonio dell’erede o degli eredi e quello del deceduto, così da effettuare una compensazione tra beni e debiti ereditati. L’inventario non è altro che un elenco dei debiti e dei crediti del defunto ed è redatto, entro tre mesi dal giorno della morte, da un notaio o dal cancelliere del tribunale. Se si decide di rifiutare la successione, l’erede o gli eredi rinunciatari non entreranno in possesso di alcun bene appartenuto al defunto, ma non dovranno neppure far fronte ai suoi debiti. Nel caso in cui esistessero più eredi, chi non ha rinunciato alla successione si vedrà intestata anche la parte di quota di eredità che sarebbe dovuta confluire nel patrimonio del rinunciatario o dei rinunciatari. Si ha l’obbligo di consegnare la dichiarazione di successione se:

  I successori non hanno una parentela in linea retta con il defunto
  Il deceduto ha fatto testamento

Non si ha l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione, se:

  Il deceduto non possedeva beni immobili
  Il totale dei beni mobili del defunto ha un valore inferiore ai 25.822 euro
  Gli eredi hanno parentela in linea retta con il defunto

Testamento

Deve essere pubblicato presso un notaio. La pubblicazione consente a chi è interessato all’eredità di conoscere cosa stabilisce il testamento.

Pensione

La richiesta della reversibilità (o pensione diretta) per il coniuge deve essere fatta insieme alla comunicazione del decesso all’istituto previdenziale, altrettanto bisogna fare per ottenere la pensione indiretta. Pensione INPS: si deve informare l’anagrafe comunale della morte di un familiare, sarà poi compito dell’anagrafe trasferire la comunicazione all’ente previdenziale. Se il defunto riscuoteva già una pensione o ne aveva maturato il diritto, alcuni soggetti possono chiedere la pensione di reversibilità e sono:

  Coniuge
  Coniuge separato, se il defunto era iscritto all’ente previdenziale, prima della sentenza di separazione
  Coniuge separato con “addebito”, se già percepiva un assegno alimentare a carico del coniuge deceduto
  Coniuge divorziato non risposato, che percepisce l’assegno di divorzio, solo se il defunto era già iscritto all’ente previdenziale, prima della sentenza di divorzio. Nel caso in cui il coniuge defunto si fosse sposato nuovamente, la pensione diretta spetterà, in parte, sia all’attuale coniuge sia a quello divorziato
  Figli minori; studenti delle superiori (tra i 18 e i 21 anni), disoccupati e a carico del genitore defunto; studenti universitari a carico del deceduto, disoccupati (solo per la durata del corso legale di laurea e non oltre i 26 anni); inabili di qualsiasi età, a carico del deceduto
  Nipoti minorenni equiparati ai figli legittimati e inclusi tra chi può percepire la pensione diretta, ma solo se erano a carico del deceduto

Banca - Istituti di credito

Se il defunto disponeva di: conti correnti, depositi titoli, obbligazioni, azioni, ecc. si deve comunicare l’avvenuto decesso agli istituti bancari o postali interessati. È obbligatorio consegnare: certificato di morte e dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Successivamente alla comunicazione della morte il conto sarà bloccato e resterà così fino alla consegna dell’atto notorio che individua gli eredi. Per sbloccare il conto si devono consegnare:

  Dichiarazione della banca o della posta che contenga tutte le attività eseguite dal defunto e il saldo al momento del decesso
  Certificato di morte
  Copie dei contratti esistenti con l’istituto di credito
  Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del deceduto
  Certificato di matrimonio
  Copia del testamento
  Fotocopie dei codici fiscali, dei documenti di identità e degli stati di famiglia dei successori
  Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  Stato di famiglia storico del defunto
  Copia della sentenza di separazione
  Originale della rinuncia alla successione
  Buoni postali fruttiferi

Assicurazioni

È necessario comunicare il decesso di un parente anche alle società che rilasciano polizze su rischi di morte, infortuni e RC auto. Per la polizza RC Auto, gli eredi hanno sei mesi di tempo per fare la voltura di un veicolo. Nel caso di più successori, la proprietà sarà condivisa tra tutti. Nel caso gli eredi siano d’accordo, il mezzo può essere intestato a uno solo di loro.

Utenze

Anche se non si intendono disattivare le utenze domestiche, si deve comunque comunicare alle ditte fornitrici dei dispositivi, che l’intestazione è variata, a causa di un decesso, e poi si potrà fare il passaggio.

Armi da fuoco

Se il defunto possedeva armi da fuoco, munizioni o altro materiale per cui esiste l’obbligo di denuncia, entro otto giorni dalla morte del proprietario, si deve informare il commissariato di polizia o i carabinieri di zona del cambiamento avvenuto.

Dichiarazione dei redditi

Sarà obbligo di uno degli eredi presentarla e, ovviamente, sarà riferita all’anno in cui il parente è deceduto.

Detrazione delle spese funebri

Si può ottenere una detrazione d’imposta del 19% (294,50 euro) su 1.550 euro, presentando la richiesta l’anno seguente a quello in cui si è affrontata la spesa per il funerale.